Nella regione Calabria si possono rintracciare oltre 100 insediamenti Arbëreshë, la cui meno della metà è ancora esistente, mentre negli altri ci sono ancora presenti considerevoli tracce della cultura, della tradizione, dell'onomastica, e della toponomastica. La maggior parte si trova nella provincia di Cosenza, poi in quella di Catanzaro, quindi in quella di Crotone e meno in quella di Vibo Valentia.

Il più grande afflusso di Albanesi in Calabria si verificò dopo il 1468, cioé dopo la morte di Scanderbeg, e tra gli anni 1478 e 1479 quando caddero in mano agli ottomani le ultime roccaforti di Kruja e di Scutari.

Nel 1470 una gran parte di albanesi si stabilì su entrambi i lati del fiume Crati, altri al piede e all'interno del parco naturale della Silla, dove reinsediarono o fondarono un certo numero di insediamenti arbëreshë.

Gli albanesi, giunti in terra calabrese, ridiedero vita a paesi abbandonati e imposero lingua, cultura, rito religioso, costumi, tradizioni e stile di vita del paese da cui provenivano. Oggi queste caratteristiche sono ancora preservate in diversi insediamenti e ciò a causa dell'isolamento e delle scarse possibilità di comunicazione, che non hanno consentito la mescolanza con la gente del posto.

Gli insediamenti nella Provincia di Catanzaro

Dopo la morte di Scanderbeg (1468) e la caduta di Kruja (1478) e Scutari (1479) avvenne il più importante flusso migratorio dall’Albania verso l’Italia. Sbarcati sulla costa pugliese, molti albanesi raggiunsero la Calabria dove, spingendosi sino all’attuale Provincia di Catanzaro, fecero nascere quasi tutti gli insediamenti arbëreshë di quella Provincia. In molti insediamenti, nel corso dei secoli, l’identità albanese è andata diminuendo, ma in buona parte di questi si è conservata fino ai nostri giorni la lingua, la cultura, i costumi e le tradizioni albanesi, mentre dappertutto è scomparso il rito greco-bizantino.

Attualmente nella provincia di Catanzaro le località di origine albanese, riconosciute dalla legge n. 482 del 15 Dicembre 1999, riguardante le “Norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche” sono: Andali (arb: Dandalli); Caraffa di Catanzaro (arb: Garrafë); Gizzeria (arb: Jacari); Marcedusa (arb: Marçëdhuza); Vena di Maida (arb: Vjna), frazione del comune di Maida; Zangarona (arb: Xingarona), frazione del comune di Lamezia Terme.

Località non riconosciute dalla citata legge n. 482, dove comunque sono ancora evidenti i segni della permanenza degli albanesi; esse sono: Amato (arb: Amati); Arietta (arb: Arjeta), frazione del comune di Petronà e Curinga.

Gli insediamenti nella Provincia di Cosenza

Nella provincia di Cosenza, si trova la maggior parte degli insediamenti Arbëreshë, nati prevalentemente a partire dalla seconda metà del XV. La morte improvvisa di Scanderbeg (1468) portò al grande afflusso di Albanesi in Calabria,  dove si stabilirono in alcuni insediamenti abbandonati da decenni su entrambi i lati del fiume Crati e ai piedi del parco naturale della Sila.

L'afflusso di immigrati continuò nel corso dei due secoli successivi, ma quelli più importanti furono in relazione all'ultima insurrezione albanese di Kruja e di Scutari (1478-1479) e di Corone nel Peloponneso (1534). Da qui sono nati, non solo in Calabria, ma anche in altre regioni italiane, molti insediamenti arbëreshë alcuni dei quali mantengono ancora oggi la loro identità albanese, la lingua, la cultura, le tradizioni, i costumi e il rito bizantino.

Nella provincia di Cosenza sono nati più di 50 insediamenti Arbëreshë, e di questi ne sopravvivono angora oggi più della metà. Per riassumerli, vengono di seguito elencati: Acquaformosa (in lingua arbëreshe: Formòza);  Belsito; Belvedere Marittimo; Castroregio (in lingua arbëreshe: Kastërnèxhi) e la sua frazione di Farneta (in lingua arbëreshe: Farneta); Cervicati (in lingua arbëreshe: cervikat); Cerzeto (in lingua arbëreshe: Qana) e le sue frazioni di Cavallerizzo (in lingua arbëreshe: Kajverici) e San Giacomo (in arbëreshe: Shën Japku); Civita (in lingua arbëreshe: Cifti); Corigliano Calabro e la sua frazione di Cantinella (in lingua arbëreshe: Kantinela); Falconara Albanese (in lingua arbëreshe: Fallkunara); Firmo (in lingua arbëreshe: Ferma); Frascineto (in lingua arbëreshe: Frasnita), la sua contrada di Monte di Cassano e la sua frazione di Eianina (in lingua arbëreshe: Purcilli); Lungro (in lingua arbëreshe: Ungra); Mongrassano (in arbëreshe: Mungrasana) e il suo quartiere di Serra di Leo; Mormanno; Plàtaci (in lingua arbëreshe:  Pllatëni); Rota Greca (in lingua arbëreshe: Rrota); San Basile (in arbëreshe: Shën Vasili); San Benedetto Ullano (in lingua arbëreshe: Shën Benedhiti) e la sua frazione di Marri (in lingua arbëreshe:  Allimarri); San Cosmo Albanese (in lingua arbëreshe: Strigàri); San Demetrio Corone (in lingua arbëreshe: Shën Mitri) e le sue frazioni di Macchia Albanese (in lingua arbëreshe: Maqi) e Sofferetti; San Giorgio Albanese (in lingua arbëreshe: Mbuzati); San Lauro (frazione di  Fagnano Castello); San Lorenzo del Vallo; San Martino di Finita (in lingua arbëreshe: Shën Mërtiri); San Sosti; Santa Caterina Albanese (in lingua arbëreshe: Picilia); Santa Sofia d'Epiro (in lingua arbëreshe: Shën Sofia) e il suo quartiere di Pedilati; Scala Coeli; Spezzano Albanese (in lingua arbëreshe: Spixana); Vaccarizzo Albanese (in lingua arbëreshe: Vakarici); Vaccarizzo in Montalto e Russi (entrambe frazioni di Montalto Uffugo).

Gli insediamenti nella Provincia di Crotone

La provincia di Crotone come la conosciamo oggi è stata istituita il 6 marzo 1992, assieme alla provincia di Vibo Valentia, da una ripartizione del territorio precedentemente incluso nella provincia di Catanzaro.

La provincia di Crotone, che si trova nella parte meridionale del golfo di Taranto nel Mar Ionio, è nota la presenza di insediamenti arbëreshë, dove in alcuni di essi si conservano ancora l'identità del paese di origine, la lingua e le tradizioni.

I più importanti sono Carfizzi (arb. Karfici), Pallagorio (arb. Puhëriu) e San Nicola dell'Alto (arb. San Kolli).

Altri insediamenti la cui identità si è sbiadita nel corso dei secoli sono: Belvedere di Spinello e le sue frazioni di Malpezza e Monte SpinelloCasabona e la sua frazione di Zinga ecc.

Gli insediamenti nella Provincia di Vibo Valentia

Vi sono quattro località nella Provincia di Vibo Valentia che presentano tracce di storia e della cultura Arbëreshe; queste sono: San Nicola da Crissa e tre frazioni di Vibo Valentia e cioè: Sant'Andrea di Vena, Vena Inferiore e Vena Superiore.

Gli insediamenti nella Provincia di Reggio Calabria

Nella Provincia di Reggio Calabria, troviamo un solo insediamento e cioé Casalnuovo, una frazione del comune di Africo, dove però oggi non vi è nessuna traccia di Arbëreshë a causa della loro assimilazione o del trasferimento verso un'altra comunità Arbëreshe.

puoi saperne di più andando ai seguenti link:

Acquaformosa Amato Andali
Caraffa di Catanzaro Carfizzi Castroregio
Cervicati Cerzeto Civita Falconara Albanese
Firmo Frascineto Gizzeria Lungro Marcedusa
Mongrassano Pallagorio Plàtaci Rota Greca
San Basile San Benedetto Ullano
San Cosmo Albanese San Demetrio Corone
San Giorgio Albanese San Martino di Finita
San Nicola dell’Alto Santa Caterina Albanese
Santa Sofia d’Epiro Spezzano Albanese
Vaccarizzo Albanese Vena di Maida Zangarona

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